Il racconto di Santy, volontario della Misericordia di Floridia

Con oltre 300 volontari delle Misericordie siciliane impegnati sul campo, EXE Sicilia 2025 non è stata una semplice esercitazione, ma un’esperienza immersiva che ha coinvolto cuore, testa e competenze operative. Tra questi volontari c’era anche Santy, della Misericordia di Floridia, che ci racconta cosa significa “esserci davvero” in uno scenario di maxi emergenza.

«Per noi questa esercitazione non è solo addestramento, ma un’esperienza che ci forma, ci mette alla prova e ci prepara al peggio», esordisce. Fin dai primi momenti l’obiettivo è stato chiaro: verificare sul campo l’efficacia dei protocolli di emergenza. «Abbiamo testato le risorse, capito se funzionano davvero e come aggiornarle quando accade l’imprevedibile. Non puoi improvvisare.»
Uno degli aspetti più delicati è stato il coordinamento tra enti diversi. «In uno stesso scenario lavoravano decine di squadre. Mettere in pratica procedure condivise, come il triage nelle maxi emergenze o la gestione di incidenti complessi, richiede rapidità, ascolto e fiducia reciproca.»

E l’imprevisto? Sempre dietro l’angolo. «Affrontarlo con lucidità e determinazione è una delle sfide più grandi. Devi reagire con sicurezza anche quando tutto sembra fuori controllo. Qui si vede la differenza tra formazione e improvvisazione.»
Ma la risposta operativa non è tutto. Accanto ai mezzi e alle procedure, c’è l’elemento umano. «Ogni emergenza lascia un segno: nei soccorritori, nelle vittime, nei superstiti, nelle comunità. Anche questo fa parte del nostro compito: sostenere, osservare, restare presenti.»

Santy ricorda che una maxi emergenza non dipende solo dal tipo di evento — terremoti, alluvioni, incendi, crolli o deragliamenti — ma dalla sproporzione tra ciò che accade e le risorse disponibili nei primi minuti. «Ed è proprio lì che dobbiamo essere pronti.»
L’esperienza, dice, non si dimentica:
«EXE Sicilia 2025 ci ha ricordato quanto il nostro impegno conti, quanto la formazione faccia la differenza e quanto “esserci” significhi davvero essere pronti.»

E quando gli chiediamo di riassumere lo spirito delle Misericordie in una frase, Santy non ha esitazioni:
«Siamo gente al servizio della gente. Sempre.»
